Descrizione
Le città di Foligno e Spoleto hanno presentato ufficialmente le linee guida del dossier “Foligno–Spoleto in Contemporanea”, con cui lo scorso giugno si sono candidate in maniera congiunta al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, bando promosso dal Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura (DiAC).
Dopo aver superato la prima selezione, le due città umbre sono ora finaliste e parteciperanno all’audizione di fronte alla giuria il prossimo 16 ottobre a Palazzo Poli, Roma. La conferenza stampa di presentazione si è svolta questa mattina, lunedì 6 ottobre nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, alla presenza del Vicepresidente della Regione Umbria e assessore regionale alla Cultura, Tommaso Bori, del Sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, dell’assessora di Foligno, Alessandra Leoni.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti sono intervenuti anche il Direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini, Emanuele De Donno per la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, l’avvocato Paolo Feliziani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Monica Sassi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Una candidatura che nasce dall’arte e dalle sue radici nel territorio
“Foligno–Spoleto in Contemporanea” è molto più di un titolo: rappresenta l’incontro tra due città legate da una forte tradizione artistica e da una prossimità geografica e culturale, che hanno deciso di sancire la loro alleanza attraverso una candidatura comune. Lo stesso logo della candidatura riprende proprio le iniziali di Foligno e Spoleto, unite in un segno grafico che rappresenta la collaborazione tra le due città e una visione culturale condivisa. Un percorso che parte da radici profonde e che trova nuova linfa nella vitalità di musei, festival, artisti, associazioni e operatori culturali.
Valore per l’Umbria
L’unione tra Foligno e Spoleto supera i confini cittadini per estendersi a un territorio più ampio, lungo l’asse della Flaminia e oltre, fino a diventare occasione di valorizzazione per l’intera regione Umbria. Accessibilità, partecipazione, emersione dei talenti, sviluppo delle competenze diffuse: sono queste le parole chiave del progetto, che intende portare l’arte fuori dai luoghi istituzionali, avvicinare nuovi pubblici, rafforzare il legame tra cultura e mondo produttivo e favorire l’incontro tra le persone e i linguaggi contemporanei.
Concept: tempo, spazio, relazioni
Il dossier si fonda su un concept preciso: costruire un sistema culturale integrato che valorizzi tempo, spazio e relazioni.
Tempo: il passato, il presente e il futuro non sono momenti separati, ma dialoghi che si arricchiscono reciprocamente.
Spazio: dai centri storici alle periferie, fino ai paesaggi quotidiani. In questi luoghi la cultura diventa occasione di incontro, cura e rigenerazione.
Relazioni: tra le due città Foligno e Spoleto, tra istituzioni, artisti, imprese e pubblici, per attivare connessioni durature e generare innovazione culturale e sociale.
Questa candidatura rappresenta già un traguardo importante, perché ha saputo unire due città storicamente protagoniste della scena artistica contemporanea e portarle alla ribalta nazionale come finaliste del bando.
“Foligno–Spoleto in Contemporanea” si configura così come un’occasione di crescita e di confronto, ma anche come un riconoscimento del ruolo dell’Umbria quale terra in cui l’arte contemporanea affonda radici solide e guarda con fiducia al futuro.
Un percorso che vuole dare vita a un’arte che non si limita ad essere vista, ma che si impara, si pratica, si condivide.
Vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Umbria, Tommaso Bori
“Le nostre due città con grande impegno hanno promosso una candidatura che la Regione ha sposato fin dall'inizio e che ha voluto fortemente sostenere. Crediamo e vogliamo un'Umbria che punta sulla crescita e sulla visibilità anche attraverso la cultura come elemento che qualifica il nostro territorio.
La candidatura attraverso un progetto congiunto tra Foligno e Spoleto si basa su una storia di straordinaria rilevanza nel panorama dell'arte contemporanea italiana. Negli ultimi settant'anni, le due città sono state autentici laboratori di innovazione e sperimentazione. L'impegno congiunto delle istituzioni comunali e regionale mira a rafforzare ulteriormente questo posizionamento, creando un polo d'eccellenza che possa contribuire in modo significativo alla valorizzazione dell'arte contemporanea in Italia e all'estero”.
Il sindaco di Spoleto Andrea Sisti
“Spoleto e Foligno sono due città importanti dell’Umbria che hanno deciso di mettere in connessione un patrimonio culturale di grande valore, legato all’arte contemporanea, ponendosi l’obiettivo di valorizzarlo. Ci siamo uniti da subito lungo una direttrice storica che è la Flaminia. L’impostazione del dossier, che è già un progetto molto operativo, punta a fare dei nostri territori dei centri di ricerca sull’economia legata all’arte contemporanea”.
L’assessore alla cultura di Foligno, Alessandra Leoni
“Abbiamo subito creduto nell'unione dei due Comuni che hanno grandi potenzialità artistiche nell'ambito della contemporaneità. Si guarda, però, oltre la candidatura, grazie alla promozione e partecipazione di progetti da parte di associazioni e fondazioni bancarie”.
Il direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini
“Vogliamo non solo dare vita ad un progetto inclusivo e virtuoso, capace di coinvolgere le due città e di estendersi potenzialmente ai territori limitrofi e all’intera Regione, ma intendiamo valorizzare le energie già presenti e costruire una rete ampia e partecipata, in grado di coinvolgere musei, fondazioni, artisti, scuole, università, centri di ricerca e formazione, associazioni, imprese culturali e tessuto imprenditoriale, ma soprattutto cittadini, insieme ovviamente a visitatori e turisti”.
Emanuele De Donno, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
“L'attività del contemporaneo, al di là del progetto in essere, è già innestato nel territorio. Il bando del ministero costituisce uno stimolo per proseguire in questa direzione e diventa un'occasione per le istituzioni per promuoverle, a prescindere dal risultato finale".
Monica Sassi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
“Il nostro ruolo si declina in tre impegni precisi: fare sistema, ossia creare sinergia tra le energie migliori delle due città. Secondo, vogliamo investire sul futuro, sul capitale umano, cercando di attrarre i giovani talenti affinché nelle nostre città possano vivere e creare. Terzo, costruire un’eredità per innescare un processo innovativo e duraturo. Siamo consapevoli che investire in cultura è un veicolo di sviluppo importante, perché genera un doppio ritorno, sia economico che sociale”.
Paolo Feliziani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
“Nei nostri programmi è regola che l’arte e la cultura abbiano il maggior spazio, ossia che a loro vadano la maggiore destinazione delle nostre risorse. Non solo per il Festival dei Due Mondi, il Teatro Lirico Sperimentale o il Centro Studi sull’Alto Medioevo, ma anche perché abbiamo a Palazzo Collicola una Galleria di arte contemporanea brillantemente diretta da Saverio Verini. Se nei nostri territori oggi abbiamo un patrimonio artistico di grande valore, è perché nel tempo c’è stata sempre una grande attenzione alla contemporaneità dell’arte”.
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Ultimo aggiornamento: 6 ottobre 2025, 17:11