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Processionaria

Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2025, 12:37

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Art. 44 – MISURE PREVENTIVE CONTRO L’INFESTAZIONE DA PROCESSIONARIA DEL PINO E PROCESSIONARIA DELLA QUERCIA, NEL TERRITORIO COMUNALE

Nel territorio comunale è stata rilevata la presenza della Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), ma anche della Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionaria) che ha una fase larvale simile, le quali costituiscono una minaccia per la produzione e/o la sopravvivenza di alcune specie arboree e un rischio potenziale per la salute delle persone e degli animali.

L’art. 1 del D.M. 30 ottobre 2007 e s.m.i. istituisce la lotta obbligatoria su tutto il territorio nazionale contro il lepidottero Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), considerato che il bruco di questi lepidotteri possiede peli urticanti che possono provocare gravi reazioni allergiche e infiammatorie negli animali e nell’uomo, ovvero irritazioni cutanee e oculari, eritemi alle mucose e alle vie respiratorie, e che tali manifestazioni possono verificarsi anche senza il contatto con il corpo dei bruchi poiché i peli urticanti possono staccarsi ed essere trasportati dal vento.

Al fine di prevenire i rischi per specie arboree, per la salute di animali e persone collegati alla proliferazione delle larve di processionaria:

  1.  tutti i cittadini proprietari di aree verdi e gli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private nel territorio comunale, devono:
    • effettuare ogni anno, entro la fine del mese di febbraio, tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi a dimora nelle proprietà di loro competenza, al fine di accertare la presenza dei nidi di Processionaria del pino e Processionaria della quercia. Dette ispezioni, dovranno essere effettuate con attenzione sulle specie di alberi potenzialmente soggette agli attacchi degli infestanti, ovvero:
      • per la Processionaria del pino: conifere appartenenti alle genere Pinus sp., Cedrus sp. e Larix sp.. I nidi si presentano in forma di grosse masse sericee globose di colore bianco o marrone chiaro, localizzate soprattutto nei rami più alti, esterni ed esposti a Sud;
    • per la Processionaria della quercia: le piante arboree appartenenti alle specie Rovere, Roverella, Farnia. I nidi si presentano appiattiti, formati da ammassi sericei, localizzati alla base delle piante, lungo il tronco, oppure all’impalcatura dei rami principali; sono formati da foglie, escrementi, residui metabolici e peli urticanti tenuti insieme dai fili sericei e racchiudono moltissime larve;
    • nel caso in cui, a seguito delle verifiche di cui al precedente punto a., venisse riscontrata la presenza dei nidi dei lepidotteri in oggetto, operare la rimozione meccanica dei nidi e la successiva distruzione degli stessi, ponendoli in secchi pieni d’acqua per una settimana, quindi gettare tutto in una buca nel terreno. Si consiglia di far eseguire tali operazioni da ditte con personale specializzato ovvero di prendere tutte le precauzioni necessarie affinché chi effettua l’operazione non venga a contatto con i peli urticanti e che questi non vengano dispersi nell’ambiente circostante;
    • nel caso in cui la particolare posizione della pianta infestata e/o dei nidi rendano impossibile provvedere alla rimozione meccanica secondo quanto riportato al precedente punto b., si può ricorrere, adottando tutte le precauzioni del caso e previa acquisizione delle necessarie autorizzazioni, alla lotta balistica, ovvero allo sparo ai nidi con cartucce piccole per aprirli e esporli al freddo invernale. Tale pratica è efficace solo se fatta entro il mese di febbraio e con inverni freddi e per distanze di sparo non superiori ai 15 metri. La lotta balistica è consentita solo previa apposita denuncia al servizio caccia della Regione per concordare il calendario di sparo e previa autorizzazione allo sparo da parte della Questura competente per territorio. Si consiglia di far eseguire tali operazioni da ditte autorizzate che dispongano di personale specializzato.
  2. le spese per gli interventi di cui sopra sono a totale carico della proprietà interessata.
  3. È fatto assoluto divieto di depositare rami con i nidi asportati sulla pubblica via o di smaltire gli stessi trasportandoli presso le isole ecologiche.
  4. Evitare la lotta chimica con ricorso a prodotti adulticidi: possono essere programmati trattamenti fitosanitari delle chiome affidandosi a ditte specializzate e qualificate nel settore.

La responsabilità delle inadempienze alle presenti disposizioni è attribuita a coloro che risultano avere titolo per disporre legittimamente del sito in cui le inadempienze saranno riscontrate. Sono incaricati della vigilanza, per l’ottemperanza alle presenti disposizioni e per comminare le previste sanzioni ai trasgressori, il Corpo di Polizia Locale, il Personale Ispettivo del Dipartimento di Prevenzione della Azienda A.USL Umbria n 2 – Servizio Controllo Organismi Infestanti e il Comando Carabinieri Unità per la Tutela Forestale-Ambientale e Agroalimentare.

21-11-2025

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