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Considerazioni gestionali

Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2025, 11:50

Gli habitat, le specie e gli ecosistemi di particolare pregio dei siti NATURA 2000 del territorio spoletino potranno essere tutelati facendo fronte a specifici fattori di minaccia.
Oltre ad eventi di maggiormente riconosciuta gravità (inquinamenti, incongrui usi e trasformazioni del territorio, etc) vanno evidenziati più particolari interventi ed azioni che causerebbero effetti negativi sui popolamenti vegetali e animali.

Fra essi si ricordano l’eliminazione della vegetazione ripariale di corsi d’acqua e stagni o degli elementi tipici del paesaggio agrario tradizionale come siepi e filari, gli interventi indiscriminati di messa in sicurezza di formazioni rocciose, l’abbandono degli usi agricoli tradizionali, dello sfalcio e del pascolo, l’installazione di impianti eolici anche in aree limitrofe ai SIC, lo sviluppo di attività sportive e ricreative in ambiti di particolare pregio e fragilità (escursionismo, arrampicata di pareti rocciose, fossismo etc.).

Ciò che emerge in ogni caso è la generale compatibilità tra gli usi produttivi tradizionali e le esigenze di conservazione di habitat, piante ed animali selvatici.
L’esempio lampante è rappresentato dal fortissimo legame tra il paesaggio agricolo e pastorale e tante specie faunistiche tipiche delle aree aperte montane, un connubio che potrà essere garantito proprio attraverso il mantenimento delle consuete pratiche di gestione di seminativi, prati e pascoli.


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