Monte Solenne
Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2025, 12:00
SIC IT5220010
Spoleto – Ferentillo – Scheggino
Superficie: 815 ettari
Bassa valnerina tra Monte Fionchi e Cascata delle Marmore
ZPS IT5220025
Spoleto – Arrone – Ferentillo – Montefranco – Polino – Scheggino – Terni
Superficie: 5.400 ettari
Ilex forests, Pubescent Oak forests, Aleppo Pine forests, mediterranean vegetation with Strawberry Madrone, Phyllirea and Laurustinus, Hornbeam forests, small clusters of Beech with Yew Tree, vast mountain grassland with orchids, Juniper formations, Olive groves, huge calcareous cliffs, springs and streams.
Amphibians and Reptiles – Spectacled Salamander, Apennine Yellow-bellied Toad, Italian Stream Frog and 13 other species.
Breeding Birds – 37 conservation concern species; Honey Buzzard, Short-toed Eagle, Lanner, Peregrine, Common Quail, Nightjar, Hoopoe, Wryneck, Green Woodpecker, Wood Lark, Sky Lark, Tawny Pipit, Redstart, Wheather, Rock Thrush, Blue Rock Thrush, Wood Warbler, Red-backed Shrike, Linnet, Rock Bunting, Corn Bunting. Mammals – At least 7 conservation concern species: Common Shrew, Red Squirrel, Garden Dormouse, Dormouse, Crested Porcupine, Wolf, Wild Cat.
Il Calandro, specie migratrice presente in Italia da aprile a settembre, è uno dei passeriformi che meglio caratterizza le praterie montane dell’Umbria, spesso aride e a copertura erbacea discontinua, colonizzate da ginepri, tra i 500 e i 2000 metri di quota. Nidifica a terra e si nutre di adulti, larve e uova di insetti come coleotteri e ortotteri. Il declino delle sue popolazioni europee sembra derivare dall’avvento dell’agricoltura intensiva e dall’abbandono del pascolo ovino col conseguente sviluppo di vegetazione erbacea alta e densa.
Le Praterie di Monte Patrico e Monte Fionchi (sullo sfondo Monte Solenne)
Boschi di Leccio con porzioni d’alto fusto, boschi di Roverella e di Carpino nero, pinete a Pino d’Aleppo, nuclei di faggeta con Tasso, rimboschimenti di conifere, estese praterie secondarie con frequenti affioramenti rocciosi, fioriture di orchidee ed alberi isolati (merigge), prati-pascoli, arbusteti (aree di transizione, prati e seminativi in abbandono), estese, diffuse e talvolta imponenti pareti rocciose calcaree, cavità naturali, sorgenti e corsi d’acqua, paesaggio agricolo a conduzione tradizionale con seminativi, oliveti, relitti di vigneti maritati (piantate), filari di querce secolari e siepi, macere e muretti a secco, piccoli centri abitati, edifici rurali e ruderi.
Il Piano carsico di Pizzo CornoHabitat d’interesse comunitario (* = habitat prioritario)Arbusteti a prevalenza di Buxus sempervirens (5110)
Arbusteti a prevalenza di Juniperus communis (5130)
Arbusteti a prevalenza di Juniperus spp. (5210)
Pascoli del Festuco-Brometalia (con orchidee*) (6210)
*Pascoli terofitici del Thero-Brachypodietea (6220)
Vegetazione casmofitica del Saxifragion australis (8210)
*Boschi caducifogli di Quercus pubescens (91H0)
Boschi di sclerofille mediterranee dell’Orno-Quercetum ilicis e del Cephalanthero-Quercetum ilicis (9340)
Boschi termofili di sclerofille mediterranee dell’Orno-Quercetum ilicis pinetosum halepensis (9540)
La Penna (versante orientale di Monte Solenne)Specie animali di rilevante interesse scientifico e conservazionistico 3 specie di anfibi: Salamandrina dagli occhiali, Ululone appenninico e Rana appenninica.
L’Ululone appenninico è stato rinvenuto nel 2003 presso una sorgente su Monte Fionchi: l’osservazione costituisce l’unica recente conferma di presenza della specie nell’intero territorio regionale. 37 specie di uccelli nidificanti tra cui Falco pecchiaiolo, Biancone, Lanario, Pellegrino, Succiacapre, Picchio rosso minore, Tottavilla, Codirossone, Zigolo muciatto. Individui di Aquila reale frequentano in caccia le praterie montane; le stesse sono regolarmente utilizzate, durante la migrazione primaverile, dall’Albanella minore, dal Falco di palude e dal Nibbio bruno.
Una piccola popolazione di Coturnice appenninica ha abitato, verosimilmente fino ai primi anni 90, il versante sud-orientale di Monte Fionchi. 7 specie di mammiferi tra cui Quercino, Moscardino, Lupo e Gatto selvatico europeo.
La Lepre bruna è particolarmente diffusa e abbondante nel territorio dell’Oasi di Protezione di Monte Fionchi, estesa per circa 800 ettari tra Patrico e Monte Formicaro, completamente ricadente nella ZPS.
Molte praterie dei crinali appenninici sono state originate dal disboscamento operato dall’uomo per creare pascoli e prati falciabili. Queste aree aperte sono particolarmente importanti anche per la presenza di numerose specie di orchidee, per tal motivo incluse tra gli habitat di interesse comunitario prioritari della Direttiva Habitat. La loro conservazione è legata al mantenimento delle tradizionali attività di pascolo e sfalcio; in assenza di ciò esse sono destinate ad essere invase da arbusti pionieri, come ginepri e ginestre, preludio alla ricostituzione della vegetazione forestale.
Orchidea macchiataLa grande diffusione di pareti rocciose idonee alla nidificazione consente la presenza di almeno 6 coppie di Pellegrino all’interno della ZPS e di altre 3 nei suoi immediati dintorni: in totale circa un terzo dell’intera popolazione regionale. Fino al 1999 erano conosciute in Umbria 16 coppie; successivamente, grazie a ricerche mirate, è stato verificato un incremento che ha portato la popolazione del rapace a raddoppiare la sua consistenza.
Gli ululoni appenninici di Monte Fionchi
Ancaiano